Fa parte della raccolta omonima, che sto limando per una prossima pubblicazione.
Briciole di tempo
Se sfioro le tue mani ancora sento
quel fremito che mi percorse l’anima
sui tufi lisci d’umido lichene,
quel giorno, e già si inteneriva il sole
di aprile e lunghe ombre nei viali oscuri
nel gorgoglio incessante delle acque.
Scroscia eterna l’acqua delle fontane,
deboli soli carezzano ancora
le fronde dei lecci e il vociare rauco
dei bambini scuote un aria altrimenti
muta, come i nostri pensieri di oggi.
Le briciole di tempo che ci restano
le beccano i colombi dei ricordi.
Ti sorrido e forse anche tu sorridi
chiusa nel tuo silenzio senza porte.
Nella sera che si annuncia discreta
siamo piccole monadi indifese.
Copyright Roberto Pelo 22.02.2015