The Butler di Lee Daniels è la storia tra epica, quotidianità ed epopea dei 34 anni anni passati da Cecil Gaines ,un afroamericano, come maggiordomo alla Casa Bianca, dalla fine degli anni ’50 a tutti gli anni ’80. Con le ovvie licenze cinematografiche del caso.
In attesa di essere ricevuto da Barak Obama, Gaines, ripercorre la sua vita – personale e professionale, pubblica e privata- degli ultimi cinquant’anni, in un racconto della propria affermazione come uomo che si intreccia, indissolubilmente, alla lotta di emancipazione degli afroamericani dal razzismo e dall’apartheid, che – giova sempre ricordarlo- erano ben vivi, radicati e difesi da leggi statali e federali negli Stati Uniti fino a tutti gli anni ’60 del secolo scorso.
Cecil Gaines è tutt’altro che un combattente per i diritti civili, anzi: il suo unico scopo è quello di fare bene e con professionalità il suo lavoro, perché nel miglioramento sociale e nel rispetto delle regole vede l’affermazione dei propri diritti. La stima di 7 Presidenti degli Stati Uniti (da Eisenhower a Reagan) contano per Gaines molto di più delle lotte dei Freedom Bus, o di Martin Luther King o di Malcom X o delle Pantere Nere, da cui si terrà sempre in distacco ideologico e politico. Solo alla fine, dopo essere andato in pensione, si ritroverà a fianco del figlio, nella lotta contro l’apartheid in Sud Africa. E’ degno di nota ricordare che l’unico tra 7 presidenti , di cui 3 Democratici, che lo vorrà a tavola, non come servitore ma come invitato, e che gli riconoscerà un aumento salariale, sarà Reagan, non certo un campione dei diritti civili.
Nella sua visione epocale il film è a volte lento, spesso spezzettato, sovente con il discorso narrativo frammentario e non sempre fluido. A tenerlo unito e renderlo robusto e commovente, un cast stellare, con 5 premi Oscar (Whitcar, Jane Fonda, Cuba Gooding Jr., Vanessa Redgrave, Robin Williams) ed altri pezzi da novanta, tra cui spicca Ophrah Winfrey.
The Butler è l’omaggio dei cineasti anglosassoni al primo Presidente nero degli USA.
Da vedere.