Da In cerca di altri autunni . Scritta il 25 aprile 1978, a Tarquinia.

 

Vola un vento di pace assolata

tra le tegole smosse dei tetti:

c’è un silenzio che copre le case

che si perde tra stecchi d’antenne.

 

E’ una lamina d’acciaio il mare,

c’è un palpito di navi alla fonda,

s’incupisce nei vicoli l’ombra.

 

Un attimo: un clamore di trombe

ed è un volo di corvi e cornacchie,

di ragazzi che gridano in coro,

mentre il sole si infrange sui vetri.

 

Così il giorno d’aprile festeggia

tra le torri di tufo e d’argilla

una ruvida scheggia di storia.