A Frosinone i limiti si erano visti tutti, perché nonostante Dzeko in campo, Garcia, come se niente fosse, continua a far giocare la Roma come se in campo ci fosse Totti. Però il Frosinone è il Frosinone e alla fine tre punti li porti  a casa. Con il Barcellona non si può giudicare: chiusa a catenaccio, lasciata la palla per oltre il 70% agli avversari, avendo pareggiato con un goal che si verifica una volta ogni 1000 partite quella Roma non si può giudicare (nel senso: ottima prestazione, ma con l’obiettivo prioritario di non prenderle).

Il Sassuolo non è il Frosinone, ma neanche il Barcellona, e allora i limiti tattici e strategici di Garcia escono tutti allo scoperto: il turn over alla quarta giornata? Ma dove sta scritto? Insistere con Torosidis a sinistra (non stoppa nemmeno la palla, con il sinistro!) è folle, senza mezzi termini; Rudiger sarà pure nel giro della nazionale, ma quello che si vede è solo un rude marcatore, senza senso della posizione ( ha fatto rimpiangere Mapu, scolastico ma ordinato); Maicon è inesorabilmente sul viale del tramonto, al massimo può dare il cambio l’ultimo quarto d’ora, a risultato acquisito; stesso dicasi per Totti e non possiamo sprecare due punti perché Totti deve segnare il goal per l’ennesimo record (lui ne sarà contento, io personalmente no, se poi la squadra non vince). In più Totti limita Pijanic e crea problemi a centrocampo, dove Naijngolan non ha lo smalto della scorsa stagione. Non parliamo di De Sanctis.

Ma che dire? Digne, Florenzi, Dzeko a riposarsi? Nulla di più illogico e anti strategico.  Garcia non riesce a sviluppare uno schema di gioco alternativo a quello, fallimentare , dello scorso anno. Vedremo, ma i difetti sono sempre gli stessi