Una delle scene cinematografiche che di più mi ha colpito nelle migliaia di film che ho visto fino ad oggi è quella del viale dei Ciliegi, quando il vento che cambia si porta via le foglie e sferza un Mr. Banks in crisi di identità e sordo anche ai richiami dell’Ammiraglio Boom, altrimenti usuali.

Fosse solo per questa scena, per me, Mary Poppins sarebbe  comunque un capolavoro.

Il vento del viale dei Ciliegi è la rappresentazione materica del momento sublime del cambiamento, dell’immanenza del nuovo che sta per arrivare: è il Terra! Terra! da una delle caravelle di Colombo; è il primo colpo di fucile della presa della Bastiglia; è la bandiera rossa sul Reichstag nella Berlino liberata dal nazismo. Nessuna altra cosa mi suggerisce questa idea del cambiamento come il vento del viale dei Ciliegi di Mary Poppins.

Saving Mr. Banks è il processo di creazione di questo capolavoro.

I piani narrativi che si intersecano nel film sono almeno tre: il percorso di affrancamento di Pamela Travers dalla dura realtà che ha dato vita ai suoi personaggi; la caparbia insistenza di padre che Walt Disney persegue, per una promessa fatta e che vuole mantenere; la costruzione di un prodotto rassicurante, tenero e fruibile da parte dei fabbricanti di sogni di Hollywood. Ciascun tema si sviluppa in proprio e nei momenti di intersezione lo scontro esplode, ma sempre limitato e contenuto dalle buone maniere, cui si attengono naturalmente tutti i personaggi .

I problemi dei diritti d’autore (peraltro inesistenti, perché quando Pamela Travers andò a Hollywood la Disney già li aveva ottenuti), il dramma umano di Ralph (l’autista della Travers interpretato da un sempre ottimo Paul Giamatti), il mondo falso e prosaico del cinema di Hollywood vengono amalgamati con sapienza e mestiere da John Lee Hancock, che non sarà un genio ma  certamente è un grande professionista.

L’ambientazione, i personaggi, la cura dei particolari sono da serie TV della HBO. E il prodotto finale è un film corposo e carico di significati. Sostenuto, peraltro, da due mostri della recitazione come Tom Hanks e Emma Thompson.

 

Da vedere e rivedere.