Da Briciole di tempo, sezione Epigrammi minimi un sole grigio come l’anima mia m’è compagno di strada inconsapevole ma in questo carnevale di allegria c’è l’assassino ma non c’è il colpevole
Read more →BLOG DI ROBERTO PELO
Da Briciole di tempo, sezione Epigrammi minimi un sole grigio come l’anima mia m’è compagno di strada inconsapevole ma in questo carnevale di allegria c’è l’assassino ma non c’è il colpevole
Read more →Una traduzione da Robert Luis Stevenson – Poems, Songs of travel, XVII Winter Nelle ore gelide, quando nei vicoli d’acciaio il pettirosso cerca invano rosei semi e bacche di biancospino, allora, luminosi fiori alla mia finestra l’argentea penna dell’inverno segna. Quando le innevate colline ed i boschi spogli giacciono inermi, silenti i beccaccini nelle forre e la piccola …
Read more →Anche in Ida di Pawel Pawlikowski c’è un coltello, ma a differenza di quello di Polanski non è nell’acqua ma è ben conficcato nella memoria e nella coscienza collettiva della Polonia. Che, con naturale superficialità, sia noi che i polacchi (soprattutto di questi tempi) evitiamo di ricordare e analizzare. Anna (magnificamente messa in scena da Agata Trzebuchowka, esordiente e senza alcun background …
Read more →Giuseppe Tornatore affronta in La corrispondenza il tema dell’amore e della morte, nell’epoca della comunicazione telematica, creando un dramma (romantico) che rovescia il senso comune novecentesco, sublimato in due versi da Guido Gozzano: Reduce dall’Amore e dalla Morte gli hanno mentito le due cose belle! Per Tornatore non si sfugge né alla morte (il che è , come dire, naturale), né …
Read more →Una traduzione da Octavio Paz. Notturno Ombra, tremula oscurità delle voci. Trascina il nero fiume ghiaia annegata. Come dire: aria assassinata, come dire: parole orfane, come dire: sogno? Ombra, tremula oscurità delle voci. Nera scala di gigli fiammeggianti. Come dire i nomi, le stelle, i pallidi uccelli dei pianoforti notturni e l’obelisco del silenzio? Ombra, tremula …
Read more →L’uscita di scena di Garcia, tardiva e nel peggiore dei modi( che peraltro se non accompagnata dall’uscita di Sabatini nulla risolve della crisi della Roma), non ha sortito l’effetto desiderato. Vero è che la Roma in campo è sembrata una squadra e non l’ectoplasma cui l’aveva ridotta Garcia; vero è che sprazzi di gioco si sono visti; vero è che …
Read more →Nella conferenza stampa di presentazione del film Pietro Valsecchi, produttore di Chiamatemi Francesco, ha ricordato come – nella fase di prospezione in Argentina, in preparazione delle riprese- abbia raccolto, soprattutto tra il clero locale, non poche voci critiche su Jorge Bergoglio, l’ormai amato a livello planetario Papa Francesco. Le critiche riguardano soprattutto la macchia nera che aleggia sul passato del Papa, che …
Read more →Nella sua introduzione alla messa in scena da lui diretta e interpretata, Elio De Capitani scrive: “Pensavo che il tema di Morte di un commesso viaggiatore fosse la menzogna e invece è l’apparenza, quel ‘far finta’ che non è altro che la perenne costruzione di noi stessi per come vogliamo apparire”. Certo è che l’apparenza è un dei temi cardinali del dramma …
Read more →John May (Eddie Marsan) è un umile e oscuro impiegato di Londra, che si occupa di dare degna sepoltura per conto del Comune a chi muore in solitudine : in genere gente povera, d’una solitudine che ha ucciso tutti i sentimenti e i rapporti umani (anche quelli familiari), marginale. Fa il suo lavoro con precisione maniacale da ventidue anni e il …
Read more →Innanzi tutto sgombriamo il campo da possibili malintesi: la scelta di Zingaretti di mettere in scena il dramma di Alexi Kaye Campbell (alias Alexi Konoudouros) – scelta che lo stesso Zingaretti ha rivendicato come una precisa impostazione di attività sul campo- è di capitale importanza, in questa fase storica e , in particolare, in Italia. Dove, al di là delle …
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